di Gianmarco di Manno
Quasi come una legge piovuta dall’alto, un grido di time-out urlato dal pianeta Terra, un monito di qualche dio. Un modo per riequilibrare le cose.
Pur nella sua drammaticità, questo virus ci ha insegnato molte cose.
La natura è al collasso, il mare un cellofan, l’aria acre. Sarebbe stato bello capirlo con le buone, invece ci è voluta questa picconata al sistema economico per farci comprendere che i nostri stili di vita, così com’erano (e così come torneranno ad essere?), non sono sostenibili in un contesto nel quale l’uomo è solo uno degli abitanti di questa grande casa. La prima lezione, quindi, consiste nel rivedere il nostro modo di produrre, consumare, vivere.
Oltre alla relazione con l’ambiente, però, c’è quella tra noi. Anzi, forse proprio ad essere più rispettosi dell’altro, si diventa consapevoli cittadini del pianeta. Questo virus ci ha inchiodato dentro casa e a non poche responsabilità.
Abbiamo scoperto di avere alcune difficoltà a gestire i rapporti con i nostri cari e siamo stati chiamati a ri-fare famiglia; abbiamo sperimentato che la tecnologia senza presenza fisica è qualcosa di vuoto, ma che l’informatica nel lavoro è una grande occasione; abbiamo provato quanto fanno male i tagli alla sanità e quelli alla ricerca; abbiamo capito cosa significa essere emarginati e bloccati alla frontiera; abbiamo capito che, al prossimo barcone, varrà la pena chiedersi se dietro quel volto o quel numero c’è una storia e un perché; abbiamo intuito che appaltare la l’intera produzione di un prodotto al solo oriente non è stata una brillante idea, abbiamo scoperto che, in molte situazioni, #iorestoacasa è una condanna per chi in casa subisce violenze e tensioni; abbiamo provato a dare valore (quello vero) al tempo e al nostro lavoro; abbiamo compreso che possiamo coltivare il nostro piccolo orto, sì, ma da molte storie se ne esce solo con la reciprocità; abbiamo afferrato l’importanza della Politica e che governare non è semplice; abbiamo rispolverato un grande spirito di dedizione verso chi è in difficoltà ed abbiamo scoperto che l’immunità di gregge verso i fomentatori di odio e di notizie false è ancora lontana. Ci siamo resi conto, infine, che anche una cosa che ci sembra lontana, in verità, ci riguarda tutti.
Il Covid insegna, ma non ha scolari? Impossibile prevederlo ora. Come ha detto qualcuno, però, cerchiamo di rimanere un’alternativa preferibile al coronavirus.